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2+1 - Due gemelle e un neonato

  • Immagine del redattore: Serena Ferrante
    Serena Ferrante
  • 10 mag 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Camminare con il pancione e le gemelle di neanche due anni attira non pochi sguardi. Si, in effetti non è una cosa che si vede proprio tutti i giorni, quindi non mi stupivano affatto i commenti delle persone che incontravo in giro.

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Ricordo ancora un pomeriggio al mare, mentre nella piccola cabina dove si trovava il fasciatoio cercavo di cambiare il pannolino a Camilla. Il caldo e Camilla che si dimenava mi stavano facendo impazzire quindi ho tenuto la porta della cabina aperta dietro di me, intanto Luca cambiava Amelia fuori dalla cabina. Una ragazza con una bimba si avvicinano a noi e iniziano a chiederci come fosse la vita con due gemelle, lei diceva di avere tante difficoltà con la sua. Appena finito il cambio pannolino mi giro e la ragazza urla una parolaccia puntando gli occhi sul mio pancione.

Ecco di episodi così esilaranti ne potrei raccontare a decine.


Dopo la nascita di Federico la domanda più frequente è "Ma come fate?"

Allora, sicuramente non è tutto rose e fiori. Le bambine sono entrate nella fase "NO, NO!" "MIO!!!" "MAMMAAAAA" pianti e sfide a non finire. Insomma un "bellissimo" periodo che non dimenticherò facilmente. Tanto carine a volte, si baciano e si abbracciano, i discorsi che fanno in gemellese sono uno spasso, mentre altre volte sono indomabili.

Federico a differenza delle sorelle non è un gran dormiglione, non ha un vero e proprio ritmo, spesso ci tiene svegli durante la notte, mentre altre notti dorme 7-8 ore.

Quindi come facciamo? Facciamo che ogni giornata è diversa, ogni momento è unico ma cerchiamo di tenere alcuni punti fissi.


Il risveglio

Per esempio il momento del risveglio è un momento dove siamo tutti insieme. Sveglio le bambine o loro svegliano me, poi le preparo. Si vestono praticamente da sole, magari si mettono la maglia al contrario ma per loro è un gioco e non vogliono essere aiutate. Spesso Federico è già sveglio, quindi di solito lo metto seduto sul seggiolone e lo intrattengo con un giochino mentre scaldo il latte alle bambine. La colazione la facciamo tutti insieme intorno al tavolo, poi adesso che non vanno all'asilo nido le nostre colazioni durano anche un'ora. Tutto con calma. Quando hanno finito il latte ci dicono " Scendere", le aiutiamo a scendere dalla sedia e vanno a mettere il biberon nel lavandino.


La colazione/ pranzo/merenda/cena

In questi momenti siamo tutti intorno al tavolo e si mangia insieme. Troviamo che sia la soluzione migliore, le bambine mangiano da sole già da diverso tempo, ovviamente fanno qualche pasticcio con l'acqua o con il cibo. Federico è sempre vicino a noi, prima nell'ovetto della Stokke, adesso nel seggiolone.

Nessuno di questi momenti è lontanamente rilassante, ma credo sia così per qualunque genitore.


La passeggiata

In questi giorni abbiamo cominciato ad uscire di nuovo, diciamo che mascherina esclusa non è cambiato molto il nostro modo di uscire.

Usciamo con il passeggino gemellare, un posto sempre occupato da Federico, mentre il secondo posto è destinato a chi si stanca prima. Le bambine sanno che quando camminano sul marciapiede devono darci la mano (non sono mancate le scenate e i melodrammi come se stessimo chiedendo la luna), mentre quando corrono in aree pedonali senza macchine per fermale diciamo STOP, di solito si fermano, hanno imparato questa cosa come un gioco e adesso funziona. Ovviamente se non dovessero fermarsi non ci sarebbe nessun pericolo ma evitiamo che si allontanino troppo.

La cosa bella di quando usciamo in passeggiata è che loro cantano sempre e Federico si diverte e segue attento i movimenti delle sorelle.


Il momento del gioco

Solitamente le bambine giocano sul tappeto che abbiamo ai piedi del divano. Tutti i loro giochi sono li intorno.

Ho preparato dei contenitori con tutti i loro giochi divisi per categorie,i giochi musicali, i peluche, i libri, puzzle, le costruzioni, ecc. Quindi di solito posiziono un cestino sul tappeto prima che tirino fuori altri giochi e si inventano di tutto. Quando Federico era più piccolo mi concedevo questo momento di tranquillità per allattarlo, adesso che sta seduto sta sul tappeto con le bambine, riesce anche ad impossessarsi di alcuni giochi. Le bambine starebbero sempre a baciarlo e a coccolarlo, gli portano dei giochi, lo aiutano, con lui sono proprio brave.

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Il momento della nanna

La "messa a letto" dura circa un'oretta. Dopo cena lasciamo che le bambine giochino a qualcosa di tranquillo (un puzzle, costruzioni, ecc..) o che leggano dei libri. Intanto riordiniamo la casa, stendiamo e carichiamo la lavastoviglie e ci diamo il cambio io e Luca per tenere Federico.

Finite queste faccende vado in bagno con le bambine per l'ultima pipì e per lavare i denti. Intanto Luca cambia Federico e gli mette il pigiamino.

Metto il pannolino alle bambine e le mando in soggiorno da Luca, si infilano da sole il pigiama e si preparano per ricevere il latte.

Durante le ultime settimane prima del latte fanno yoga con me.

Dopo il pigiama tengo Federico mentre le bambine bevono il latte dal biberon, sul divano, accoccolate a Luca. Infine le portiamo a letto, infilato il sacco nanna, le ultime chiacchere della giornata e finalmente si decidono a sdraiarsi. Io allatto Federico sulla sedia a dondolo mentre le bambine si addormentano nei loro lettini. Intanto Luca porta fuori il nostro cane Tommy e spesso quando torna dormono già tutti.

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Poco prima della nascita di Federico avevamo pensato che forse era meglio che fosse Luca ad addormentarle, così non avrebbero avuto nessun cambiamento durante la mia assenza nel momento del parto e anche dopo, quando avrei dovuto accudire Federico. Infatti soprattutto i primi tre mesi di Federico è stata la soluzione migliore, poi abbiamo cambiato modalità per ottimizzare i tempi.


Tutta questa preparazione prima di andare a dormire non è carente di imprevisti, succede di tutto e credo di ripetere il nome delle bambine centinaia di volte. Amelia poi ogni volta che viene chiamata dice "Arrivo!" e se ne va. Camilla insegue sua sorella ripetendo "Non si pa!" ma ne combina di tutti i colori lei per prima.


Ci sono giorni davvero difficili, sembra di non farcela, sembra di sbagliare tutto, altri giorni dove tutto fila liscio. Come facciamo? Più o meno come tutti, noi proviamo a dare il meglio e proviamo a fare quello che è giusto. Quando tutto è troppo difficile e non sappiamo proprio dove sbattere la testa, pensiamo che alla fine abbiamo una fortuna enorme, quella di essere diventati genitori e ci ricordiamo che non è per niente scontato.

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