Ciao ciao pannolino
- Serena Ferrante

- 26 apr 2020
- Tempo di lettura: 4 min
Da più di due anni, l'azione che compio più frequentemente è cambiare pannolini, poi da quando è arrivato Federico ancora di più. Ormai era un'operazione automatica, quindi alla fine non mi pesava più di tanto.
Poi qualche mese fa, le bimbe hanno iniziato a nominare la pipì quando la facevano nel pannolino e volevano essere subito cambiate. Questo segnale insieme a tanti altri ci ha fatto pensare che forse era il momento di togliere il pannolino, inoltre visto il periodo di quarantena, abbiamo pensato che il fatto di essere chiusi in casa poteva essere anche un vantaggio in questo caso.
Per prepararci a questo momento ho fatto alcuni acquisti.
Mutadine
Per prima cosa ho fatto un ordine di mutandine sul sito di H&M ne ho trovate di veramente carine, colorate e di un cotone leggero che si asciuga velocemente.

Vasini
I vasini già li avevamo per casa ,uno ereditato da mio nipote, l'altro l'ho acquistato poco fa, quindi era comunque un oggetto che vedevano spesso e con il quale potevano giocare.

In fondo è stato un bene avere due vasini invece del riduttore perché le bimbe hanno iniziato ad andare insieme in bagno, ovviamente quando scappava a una scappava anche all'altra. Ecco quindi la scelta del vasino e sopratutto di averne due.
Libri
Un altro strumento che secondo me è sempre utile è il libro. Esistono veramente
tanti libri per bambini che trattano questo argomento, ce ne sono di cartonati, di impermeabili, con gli animali, ecc.
Noi abbiamo scelto due libri che alle bambine sono piaciuti molto.
Mattia usa il vasino (Liesbet Slegers, Clavis Prima Infanzia 2019) è il loro libro preferito, molto colorato. Le immagini mostrano con semplicità le tappe di Mattia per arrivare a far la pipì nel vasino. Le pagine sono impermeabili ma sottili, le bimbe lo sfogliando facilmente e ormai lo conoscono a memoria.
Di chi è questo vasino? (Mantegazza e Montanari, La Coccinella, 2018) è un libro cartonato come la particolarità di essere bucato proprio al centro del vasino.
Man mano che si sfogliano le pagine il buco del vasino diventa sempre più piccolo. La storia è scritta in rima, le mie bimbe le adorano quindi stanno tutte attente quando lo leggo, inoltre ha delle immagini molto accattivanti.

Dopo tutta questa preparazione abbiamo organizzato il bagno con i vasini e un asciugamano disteso sotto per non farle scivolare. Abbiamo mostrato i vasini alle bambine e abbiamo detto loro che potevano andare li quando scappava la pipì. Non abbiamo tolto subito il pannolino, per un paio di settimane abbiamo provato con i pannolini a mutandina.
Chiedevamo alle bambine se scappasse loro la pipì e quando rispondevano di si le portavamo sul vasino. I primi giorni non sembrava funzionasse poi improvvisamente i pannolini iniziavano ad essere asciutti e ne cambiavamo sempre meno.
Dopo qualche giorno di pannolini spesso asciutti e pipì nel vasino siamo passati alle mutandine.
Ho detto loro che non avrebbero più messo il pannolino di giorno, soltanto quando dovevano fare la nanna e che avrebbero indossato le mutandine.
All'inizio chiedevamo anche se scappava la pipì alla bambola, e puntualmente ci ritrovavamo in bagno in 10, noi, le bimbe, Federico, le bambole e anche qualche peluche.
Com'è andato il giorno 1 senza pannolino? Una tragedia. La lavatrice delle 12:30 conteneva 19 paia di mutande e altrettanti pantaloni. Insomma iniziamo a chiederci se fosse stata la scelta giusta, forse era troppo presto, forse non erano ancora pronte.
Il giorno 2 ci svegliamo e con tutta la nostra positività ci addentriamo in questa giornata. Inizia malissimo, entrambe sedute sul vasino senza fare una goccia, mentre appena tornavano a giocare sul tappeto un disastro. Alle 11 avevo già 5 paia di mutande nella lavatrice. Tutto sommato stava andando meglio del giorno precedente.
La giornata termina con Amelia che corre sul vasino dicendo pipì e finalmente azzecca il colpo. Non abbiamo festeggiato così neanche il giorno del loro compleanno. La pipì di Camilla invece era ancora troppo veloce ma anche lei cercava di arrivare al vasino.
Il giorno numero 3 facciamo un record, solo 4 mutande da lavare in tutto il giorno. Amelia correva per casa felicissima dopo oggi pipì e lo comunicava a gran voce dicendo "picciata, picciata".Camilla riesce a centrare il vasino per ben tre volte, due la mattina e una volta nel pomeriggio appena dopo il riposino.
Insomma ogni giorno una conquista.

Pensavamo fosse stato facile in fondo, invece il bello doveva ancora arrivare.
Camilla dopo tre giorni ha iniziato a tornare indietro, non voleva più fare la pipì, non voleva neanche andare in bagno, ha ricominciato a bagnarsi ogni volta che le scappava. Non capivamo sinceramente cosa fosse successo, sicuramente un nostro sbaglio ma non ci sembrava giusto tornare indietro dato che fino a qualche giorno prima faceva tutto senza particolari problemi. Ci siamo resi conto che probabilmente era una ricerca di attenzione, più lei si rifiutava di andare in bagno, più noi stavamo da soli con lei a rassicurarla. Un pomeriggio sono rimasta da sola con lei un'ora in bagno a giocare con l'acqua per farle fare la pipì e niente non la faceva. Quindi abbiamo cambiato strategia, abbiamo iniziato a fare dei giochi individualizzati con lei al di fuori della questione pipì. Praticamente siamo partiti da zero, quando bagnava le mutande la cambiavamo dicendo semplicemente che la prossima volta sarebbe andata meglio. Questo è durante quasi una settimana. Un settimana lunghissima.
Un pomeriggio poco prima della merenda chiediamo alle bambine di andare in bagno per fare la pipì e Camilla dice di no e se ne va, io le dico che prima di mangiare la merenda si deve provare a fare la pipì. Insomma resta davanti al bagno per una ventina di minuti, poi entra, pian piano si siede e fa due gocce di pipì, poi torna da noi e chiede la merenda.
Un miracolo, insomma abbiamo iniziato ad usare la stessa strategia, prima di mandare si prova a fare la pipì, e lei prima una goccia, poi un altra, ricomincia a usare il vasino. Il giorno dopo andava avanti e indietro dal bagno tranquillamente.
Ormai sono passate alcune settimane e possiamo dire che la situazione si sia assestata. Questa è stata la nostra avventura, fatta di tanta pazienza e tante tantissime lavatrici.






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