Educare alla libertà
- Serena Ferrante

- 8 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Quando studiavo all'Università ho sfogliato le pagine di tantissimi libri, alcuni li ho proprio amati, altri letti giusto per passare l'esame.
Tanti libri ci davano gli strumenti per favorire l'autonomia del bambino. Senza troppi giri di parole credo che una frase renda bene l'idea di autonomia e chi è una fan come me di Maria Montessori riconoscerà queste parole.
„Il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire: i bambini stanno lavorando come se io non esistessi.“
Sono le fondamenta dell'autonomia che per quanto sia ricercata teoricamente da tanti genitori diventa anche spaventosa perché significa che il bambino non ha più bisogno dell'adulto, ma riesce da solo. Un processo veloce in alcuni casi, il giorno prima non riusciva a mettersi le scarpe, il giorno dopo non ha più bisogno dell'adulto perché ha imparato.
Io ho osservato tanto anche i miei bambini e loro ci imitano, ripetono le nostre frasi, ricopiano i nostri gesti e questo permette loro di crescere. Questa è una grande paura, il bambino cresce e non ha più bisogno della mamma e del papà. Sembra tutto molto lento, ma non lo è. Credo di non essere l'unica ad aver guardato i miei bimbi e aver pensato, ma quando sono cresciuti così tanto?
Come sviluppare l'autonomia?
Quando chiedo a Camilla di riordinare i giochi, quando chiedo a Federico di mangiare con la forchetta, quando chiedo ad Amelia mettersi il pigiama per andare a dormire, gli sto dando alcuni strumenti per crescere e per diventare indipendenti e autonomi (almeno ci provo), questo è il loro modo di fare esperienza e io da mamma mi sento di far provare ai miei bambini cosa vuol dire farcela con le proprie forze. Non solo.
L'autonomia e l'indipendenza non sono sinonimo di "mamma non ho più bisogno di te!" perché ci saranno sempre tantissime cose che tuo figlio ti chiederà di fare, e chiederà il tuo aiuto per riuscire a farlo, anche quando sarà grande, anche quando sarà più alto di te.
Quindi quello che voglio dire è quando vedo i miei bambini riuscire in un'impresa (si perché infilarsi le scarpe ultimamente è proprio un'impresa colossale, siamo arrivati al livello strap e cerniere!!) provo felicità ma anche un pò di nostalgia di quei momenti in cui avevano assolutamente bisogno di me.
Però, una cosa va oltre a tutte queste sensazioni che provo io come mamma.
Sì, perché regalando indipendenza e autonomia regaliamo la cosa più bella al mondo: la libertà.
Il fatto di non sostituirmi a loro ma di lasciarli sperimentare, anche sbagliando, portandoli a provare un senso di frustrazione, permette loro di imparare ed essere liberi, nell'agire e nella libertà di pensiero. Devono sentirsi liberi di dire sì o no, di avere un'idea diversa da quella degli altri e comunicarla con rispetto. Un gran bel lavoro quello del genitore, tante, tantissime cose da fare e tanta responsabilità.
Poi in ogni caso la cosa più bella è vedere la soddisfazione nei loro occhi, la felicità vera, l'essere fieri di sé stessi, essere quasi imbarazzati per esserci riusciti. Credo che dei bambini che hanno potuto sperimentare da piccoli crescano con la consapevolezza che siano capaci di fare qualsiasi cosa provando e riprovando. Spesso cadranno ma sapranno rialzarsi.
Insomma questo è quello che cerco di fare, ed è una cosa nella quale credo fermamente.







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