Mi vesto da solo
- Serena Ferrante

- 28 set 2020
- Tempo di lettura: 3 min
I bambini adorano giocare e giocano con tutto, spesso anche con cose che a noi adulti non vanno tanto a genio. Penso a quando le mie bambine hanno scoperto quando è divertente aprire un sacchetto di riso, o quanto è bello aprire e chiudere gli sportelli della cucina. Insomma non poche volte i bimbi si cacciano nei guai, perché la loro natura dice di provare, e la curiosità li spinge a provare ancora di più.
Ecco l'argomento "pasticci" accomuna tutte le mamme e i papà e non si può fare a meno di notare quanta felicità provano i bambini nel combinarne di tutti i colori.
I bambini sperimentano, si mettono alla prova continuamente. La curiosità li porta ad imparare, a sbagliare e a riprovare, questo è il loro modo di diventare indipendenti e autonomi.
Quando iniziano a stare in piedi da soli, iniziano a scoprire quanto sia bello alzarsi e abbassarsi e spesso restano accucciati, guardando verso i loro piedini notano i calzini, ma quanto è bello togliersi i calzini, poi arriva il momento dei pantaloni, poi della felpa, e così via.
Le mie bambine hanno iniziato a svestirsi qualche mese dopo aver compiuto un anno, si divertivano proprio e ridevano tantissimo. Trovavo calzini dappertutto, sotto il divano, nel cestone del giochi, ovunque.
Circa dopo un paio di mesi abbiamo iniziato a vedere che oltre a togliersi i vestiti da sole riuscivano a infilarsi i calzini. Poi cercavano di infilarseli tra di loro e ovviamente mettevano i calzini storti o completamente girati al contrario. Ma non importava perché si erano impegnate talmente tanto che era un peccato chiedere loro di ricominciare tutto da capo.
Abbiamo messo loro a disposizione anche dei travestimenti, vestiti che non usavamo più in modo che potessero usarli per imparare a vestirsi.
Puntualmente ogni sera il tappeto dei giochi era ricoperto di vestiti.

Ogni sera prima di andare a letto si toglievano i vestiti da sole, io dato loro le indicazioni per esempio "adesso togliamo i calzini" o "togliamo i pantaloni" ecc.
Cercavo di parlare senza aiutarle troppo, anche quando si trovavano in difficoltà aspettavo un attimo prima di intervenire.
Durante l'estate avevano meno vestiti da infilare quindi ho pensato di lasciarle fare, consegnavo loro i vestiti e se li infilavano, spesso storti, spesso notavano loro di averli messi al contrario.
Avevano circa un anno e mezzo che riuscivano a infilarsi i vestiti e anche le scarpe, che puntualmente erano al contrario, penso che una delle prime parole che hanno pronunciato fosse proprio "al contrario", mi guardavano con questi occhioni pieni di speranza ma purtroppo il 90% delle volte erano proprio al contrario.
Insomma prima di uscire di casa dovevo calcolare 15 minuti solo per infilare le scarpe.
Devo dire che nel giro di pochi giorni hanno iniziato ad essere più veloci e sicure, e guai ad aiutarle che usciva un "Faccio io mamma!!!"
Adesso che hanno due anni e mezzo stanno iniziando a capire come funzionano le cerniere, quindi credo che tra poco non ci sarà più bisogno di aiutarle nemmeno per quello.
Noi abbiamo provato a lasciarle fare e osservarle mentre sperimentavano, erano pronte e ce l'hanno fatto capire così.

La cosa bella è vedere la loro soddisfazione e l'impegno che ci mettono. Ci sono cose che i bambini sono assolutamente in grado di fare (con i loro tempi) ma sostituirsi a loro non è sempre un bene. Adesso che sanno vestirsi da sole la mattina è tutto più facile, infatti mentre loro si infilano la felpa e le scarpe noi possiamo dedicarci a qualcos'altro, ultimamente per esempio finisco di preparare Federico.
La cosa importante è dare loro la possibilità di provare, poi se non è ancora il momento saranno loro stessi a farcelo capire, ma se ci riusciranno allora sarà una festa.










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