Non c'è due senza tre
- Serena Ferrante

- 23 apr 2019
- Tempo di lettura: 1 min
“Adesso manca il maschietto?“ “Che brave che sono perché non fate il terzo?“
Ho aperto il frigorifero e ho sentito un odore stranissimo, simile a quello che mi faceva venire la nausea quando ero incinta delle gemelle. Ma no, non posso essere incinta.
Ecco che dopo qualche test e tanta tanta nausea vedo spuntare prima una lineetta e poi l’altra.
Ho pianto per una settimana perché non ce l’aspettavamo proprio e poi loro erano così piccole, per me poi la gravidanza è un incubo, tantissima nausea e tutti gli altri mille sintomi che su di me sembravano moltiplicarsi.
Invece ero proprio incinta e neanche di qualche settimana, ma di qualche mese.
Dopo il primo momento di shock, di vero smarrimento, del tipo che mi fermavo a fissare qualcosa e da li partivano mille pensieri, ecco dopo quel primo momento è arrivata la vera felicità quella che senti quando hai qualcuno che cresce nella tua pancia e che devi custodire ad ogni costo.
Non è stato per niente facile perché ogni volta che pensavo che questa gravidanza potesse essere diversa, migliore, più facile, invece si è rivelata tutt’altro. Il terrore per le minacce d’aborto, la nausea fortissima che a dire la verità non si è mai placata del tutto, almeno fino a questo momento.
Si, quello che tanti ci auguravano sta crescendo e sta bene, sappiamo che è un maschietto e che è già piuttosto scatenato. Le cose belle sono queste, amare qualcuno, anche se ancora non ti conosciamo ti amiamo già, io papà e le sorelline.







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